«L'unica fonte affidabile di verità emozionale siete voi stessi. Se rimanete esterni ai vostri personaggi scriverete inevitabilmente dei cliché emozionali. Per creare delle reazioni umane rivelatrici non basta entrare nel personaggio, dovete entrare in voi stessi». 

ROBERT McKEE, Story

Il guru americano della sceneggiatura e dell'arte di inventare storie suggerisce di scrivere sempre "dall'interno verso l'esterno". Scendere in profondità del vostro io, ecco l'imperativo da seguire durante la creazione del personaggio. C'è qualcosa di vero.

 Se scrivere, come si dice spesso, è anche un artigianato con i suoi ferri e segreti del mestiere, non bisogna esagerare nel credere che applicando la teoria del "viaggio dell'eroe", affibbiando al testo "mentori", "incidenti scatenanti" e compagnia bella si sia trovata la formula matematica per ottenere il romanzo perfetto. Il romanzo "macchina".

Dalla narrazione infallibile teorizzata da Chris Vogler, McKee sembra prendere le distanze, pur appartenendo anch'egli a un mondo che fa della scrittura la forza motrice di una fabbrica ai fini dell'intrattenimento. Il "metodo" da lui prescritto prevede che fermandosi a un livello puramente speculativo-astratto, applicando semplici meccanismi collaudati, si creino delle figure asettiche che potranno risultare accattivanti solo in superficie, ma mai entrare in rapporto empatico con chi legge la vostra storia. Domandatevi sempre come vi comportereste voi nelle situazioni da voi stessi create, cosa direste, come vi muovereste, che pensieri fareste, come risolvereste determinati conflitti che avete riportato sulla pagina.

Il personaggio non deve essere un'entità esterna al vostro principio creatore, ma deve venire fuori in maniera naturale dal vostro vissuto, dalle vostre esperienze, dalle vostre pulsioni, da tutto quello che siete voi. Non create personaggi che agiscono come il lettore si aspetta che dovrebbero agire, ma cercate di sorprendere, con i gesti, le parole e le azioni attraverso un continuo esercizio di calibrazione tra la realtà e l'invenzione, o il risultato sarà una carrellata di situazioni e comportamenti già visti che fatalmente annoieranno anche il lettore più volenteroso.

Carmelo Cascone