C'è un'epidemia di indeterminatezza che dilaga nell'ecosistema editoriale. Spazi un tempo lussureggianti oggi lo sono meno, laghi e bacini si prosciugano, qualche dinosauro sì, scorazza ancora, ma sono pochi e sempre più grossi: come avide matrioske, tendono a ingoiarsi a vicenda. È un'epidemia che camuffa, sfuma, annebbia, mischia le carte.

Un'area sempre più vasta ne è focolaio e preda, la zona grigia che ormai da tempo si frappone tra gli autori o aspiranti tali e gli editori tradizionali.

Chi scrive e chi pubblica (nel senso che pone il suo marchio su una copertina): categorie che smettono di corteggiarsi e si fronteggiano con armi nuove. I secondi rastrellano, i primi ricorrono sempre più spesso all'autopubblicazione, o affidano le loro creature letterarie all'incubatrice dei social network, che nelle peggiore delle ipotesi possono garantire disprezzo, ma quasi mai la più temuta e letale delle offese, l'indifferenza. Fenomeni come Amanda Hocking e, soprattutto, E. L. James con le sue Cinquanta sfumature di... , sono stati allevati così.

Non ci interessa, qui, elencare i record della James, azzardare una psicanalisi dei suoi lettori (ma siamo fermamente convinti che almeno una parte di questi noleggi o scarichi sul suo PC i cartoon di Fritz il pornogatto), squadernare una fenomenologia del "romanzo-brand" o di altre mutazioni merceologiche. Più pornograficamente ancora, quel che ci interessa è l'intimissima voglia, la viscerale foga di andare avanti a scrivere, e il gutturale urrà che deve essersi levato un giorno dalle labbra appena dischiuse della quarantanovenne E. L. James, quando ha scoperto che il suo libro era sulla bocca di tutti, il nuovo feticcio delle mamme sessualmente attive ma insoddisfatte, scaricato a velocità siderale da milioni di indici femminili e non. Avrà sorriso? Avrà pianto? Sarà svenuta? Sappiamo che ha scritto la sua saga sadomaso in un momento professionalmente non felice per lei. Si sarà ubriacata con una Magnum di Cristal alla faccia degli editori tradizionali e della loro iniziale indifferenza? Brindiamo con lei.

C'è una zona grigia, sì, una vera "Amazonia" brulicante di scrittori-atleti adusi alla guerriglia a mezzo e-book, capaci di saltare a pie' pari il filtro – una volta selettivo, imperscrutabile, santo, silenzioso, oggi solo silenzioso – che separa il manoscritto dall'editore. In questa zona grigia ma screziata di mille e nuove e legittime opportunità ci siamo anche noi, noi di West Egg. Caliamo un piede nella mischia e ci guardiamo attorno, alla ricerca di belle storie. Contattateci.